Mangiare in crociera: cose da sapere

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Com’è fatto un menu da crociera? Cosa bisogna sapere per mangiare bene in crociera? In un’esperienza di viaggio di questo tipo, la quantità e la qualità del cibo sono aspetti che non possono essere sottovalutati: che si sia a bordo di una Norwegian Cruise, di una Royal Caribbean o di una MSC, si ha comunque la sicurezza che su una nave da crociera si può mangiare a tutte le ore del giorno e della notte, dai piatti freddi a disposizione al bar agli stuzzichini presenti a bordo della piscina, passando per i pranzi e le cene alla carta e i buffet più tradizionali.

Come e dove mangiare in crociera?

In genere, infatti, ogni compagnia crocieristica offre pietanze e piatti a volontà: sulle navi MSC e sulle navi Costa, per esempio, i cuochi asiatici sono esperti nella realizzazione di crepes sia salate che dolci, ma anche di pasta all’amatriciana e alla carbonara. In pratica, a capo delle cucine ci sono chef italiani, o comunque europei, ma il “grosso” della squadra di cuochi proviene dalle Filippine, dalla Thailandia o dall’Indonesia. Anche i camerieri che servono ai tavoli hanno origini straniere nella maggior parte dei casi.Untitled-design-113

In più, è bene sapere che tutte le navi fanno riferimento, oltre che agli chef, anche a servizi di catering che si occupano di predisporre i menu più diversi, tra piatti ricercati e ingredienti di alta qualità. Non mancano i buffet di mezzanotte e le proposte etniche, a base di cibo indiano o giapponese, ma anche i più classici panini da fast food.

Prima di salire a bordo della nave, usualmente si viene invitati dai camerieri a comprare pacchetti bibite o pacchetti acqua, che hanno un costo compreso tra i 20 e i 30 euro, per le bevande che non sono incluse nel costo della vacanza. Nella zona buffet, in ogni caso, sono presenti dei distributori di acqua, ma si possono riempire solo bicchieri e non bottiglie. Molto ricche e abbondanti sono, poi, le colazioni: tra una brioche e un po’ di bacon, tra un cornetto alla crema e una fetta di salame, tra uno yogurt e un bicchiere di latte freddo, c’è l’imbarazzo della scelta.

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